la pistola a tappo

Il professore più temuto da noi studenti era il prof. Angelo Tittarelli, di italiano e latino. Con lui non si osava "fare macello", mentre con altri insegnanti, più permissivi, ci si scatenava.
Claudio M, ritenendo che tale comportamento non fosse "onorevole" (era troppo facile fare casino con i meno severi) decise di passare all'azione e di "affrontare" a viso aperto il severo professore.

Un giorno, mentre il prof. Angelo leggeva rapito e commentava agli studenti, con competenza e passione, un canto della Divina Commedia, Claudio si alza in piedi, due banchi di fronte al professore, con in mano una terribile pistola a tappo di sughero (il tappo era legato alla pistola con uno spago di un 50 cm.), apostrofa il professore  con un perentorio "Tittarelli, sei morto!", punta la pistola e - PAM - fa fuoco.
Il prof. Tittarelli si ferma un attimo, guarda Claudio e la sua pistola, non dice una parola e ricomincia, come se nulla fosse, la lettura di Dante, mentre il tappo, finito subito lo spago, penzola inerte legato alla pistola, oscillando lievemente.
Claudio, frustrato per essere stato completamente ignorato - né una nota, né un rimprovero -, si siede, assalito da un dubbio atroce: "ma dove avrò sbagliato?"

  

by Claudio Maccherani, 2012