Merende "pre-libate"

In quarta liceo, dopo anni di convivenza, tra i compagni di classe si era sviluppata una certa atmosfera di condivisione. Anche il periodo, i primi anni settanta, subito dopo l'incredibile sessantotto (1968), favoriva questo clima di comunione. Si condividevano sogni, ideali, amicizie, ragazze/i. In questo contesto si svolgeva la vita scolastica della classe.
In quegli anni non c'era il "bar" interno alla scuola, ma solo un banchetto che vendeva esclusivamente panini e che veniva attrezzato lungo un corridoio laterale, in una rientranza di fronte a una finestra, giusto dieci minuti prima del suono della campanella della ricreazione e smantellato subito dopo.
Però molti studenti continuavano a portarsi la merenda da casa, un saporito panino alla mortadella o al salame o al prosciutto, magari farcito con formaggio, che le mamme preparavano amorevolmente la sera prima.
E nella nostra classe quarta stava prendendo piede la mania di "condividere" questi panini casarecci che, appena erano lasciati incustoditi sotto il banco, subito venivano divorati dai compagni di classe del proprietario (che si ritrovava così ad aver condiviso, suo malgrado, il panino, ma a pancia vuota).
Per porre fine a questo stato di cose venne trovato un rimedio ispirato alla storia: il panino "pre-libato". Appena si entrava in classe, prima dell'inizio delle lezioni, si attirava l'attenzione dei compagni, quindi si procedeva a scartare la propria merenda e a leccarla accuratamente dappertutto, senza tralasciarne alcuna superficie, interna o esterna, avendo cura che tutti i compagni di classe assistessero all'operazione. Una volta "pre-libato", il panino veniva incartato di nuovo e lasciato tranquillamente sotto il proprio banco. Nessuno lo avrebbe toccato !


 

  

by Claudio Maccherani, 2012