Libri "taroccati"

In quegli anni il peso dei libri di testo era notevole, ragion per cui tutti ne lasciavano a casa alcuni e alcuni li lasciavano a casa tutti.
Paolo A rientrava nella prima categoria (lasciava a casa solo alcuni libri), ma, essendo un alunno studioso, in classe chiedeva ai compagni di prestargli i libri che gli mancavano.
Vista la regolarità "calendarizzata" di tali richieste, Claudio M e Alfio T decidono di curare il loro compagno di classe Paolo.
Preparano i libri da lui più richiesti - storia, italiano, filosofia - apponendo, a margine delle pagine che trattavano gli argomenti sui quali ci sarebbero state le interrogazioni, delle fantasiose annotazioni, totalmente inventate e, naturalmente, non veritiere o delle annotazioni veritiere che mescolavano fatti e personaggi attribuendo a "Caio" il pensiero o l'azione di "Sempronio".
Durante le interrogazioni era consentito tenere il libro aperto per orientarci e potevamo dare qualche sbirciatina al testo.
Paolo, utilizzando questi libri taroccati, si è servito delle assurde annotazioni convinto di dimostrare una più approfondita preparazione fino a quando, constatando le espressioni perplesse dei professori e le sempre più basse valutazioni ottenute, ha finalmente realizzato che gli "ampliamenti" di Claudio e di Alfio non erano, diciamo così, molto accurati.
Non ha più chiesto in prestito i libri dei compagni.


 

  

by Claudio Maccherani, 2012