Il 1 ottobre 2017 la classe 5 C G.Alessi 1974, su proposta di Chiara
e Rita, fa una
escursione nella Valle Santa di Rieti. Partecipano Chiara, Eliane, Letizia, Rita,
Rossella, Teresa, Vera, Pierluigi, Roberto,
Antonio, Mauro e Claudio. Si visitano la Cattedrale di San
Pietro a Spoleto, il Santuario Francescano di Greccio, il
paese di Greccio e il Santuario Francescano di Poggio Bustone.
Giornata tranquilla e serena, condizioni meteo più che accettabili.
Siamo stati molto bene. Il "Piermascio" si è rivelato un
ottimo "talent scout" di ristoranti (la sua specialità): da qui in
avanti avrà l'incarico di occuparsi della ristorazione dei compagnucci
di classe.
Chiesa di SAN PIETRO (Spoleto)
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La chiesa di San Pietro extra
moenia è costruita su un poggio alle falde del Monteluco di
Spoleto dal vescovo spoletino Achilleo, all'inizio del V secolo, come
luogo cimiteriale per i vescovi su un luogo che già dal settimo secolo
a.C. era adibito a sepoltura. Durante i secoli successivi conobbe
diversi interventi di restauro e di ammodernamento, di cui il più
importante fu quello che, alla fine del dodicesimo secolo, strutturò
l'attuale facciata con gli splendidi altorilievi che illustrano scene
relative alla vita del santo apostolo ed episodi di intento moralistico
tratti dalla novellistica medievale |
(Il leone e il boscaiolo, La volpe
finta morta e i corvi, Il lupo studente e il montone) che la rendono
una delle più belle dell'Umbria. La chiesa è accessibile
tramite un'ampia scalinata seicentesca e presenta un impianto a tre
navate con pilastri che sorreggono archi a tutto sesto. Nel 1329 fu
incendiata dai ghibellini, in occasione di una battaglia cittadina, e
ricostruita negli anni successivi. |
Santuario Eremo di
GRECCIO (Rieti)
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Il Santuario Eremo di Greccio,
detto anche "Santuario del Presepe" è il più noto dei
quattro santuari francescani della Valle Santa reatina (insieme al
santuario di Fonte Colombo, al santuario della Foresta e al santuario di
Poggio Bustone). Tra i luoghi più importanti del francescanesimo, fu
fondato da
San Francesco d'Assisi ed è soprannominato "la Betlemme
Francescana", perché in questo luogo, nel 1223, San Francesco inventò il
PRESEPE.
Fa parte del cammino di Francesco e della via di Francesco. È il più
antico dei quattro santuari della valle Santa e l'unico che durante la
vita del santo disponeva di edifici dedicati ad ospitare frati. |
Non
è chiaro in che anno Francesco d'Assisi arrivò per la prima volta a
Greccio. La tradizione francescana vuole che la sua prima visita a
Greccio risalga al 1209 o al 1217. Stando alla tradizione, in quel
periodo il santo si ritirò in meditazione sulla montagna che sovrasta
l'attuale santuario (il monte Lacerone, oggi detto anche monte San
Francesco), ad un'altezza di oltre mille metri, abitando tra i boschi in
una modesta capanna. Spesso scendeva in paese, dove predicava il Vangelo
e si scagliava contro i costumi empi degli abitanti; le sue parole
suscitarono l'ammirazione del feudatario di Greccio, tale Giovanni
Velita, che lo esortò a rimanere in paese. Secondo la leggenda, per
scegliere il luogo esatto dove stabilirsi (che poi divenne il luogo del
santuario), Francesco avrebbe incaricato un bambino di lanciare un
tizzone ardente: questo, volando come una saetta, terminò la sua corsa
sulla scoscesa parete rocciosa di un monticello di proprietà di Giovanni
Velita. In quel luogo Francesco stabilì la sua dimora, risiedendo
all'interno di un'umile grotta, che costituì il primo nucleo del
santuario. Quest'ultimo, inizialmente, era poco più che un sito
rupestre, e solo nel corso del tempo, attorno alla grotta, furono
costruiti gli edifici che attualmente lo compongono. La prima presenza
di Francesco storicamente accertata risale al 1223. La vigilia di Natale
di quell'anno San Francesco diede vita a una rievocazione, con
personaggi viventi, della nascita del Cristo nella Notte di Natale, che
si tenne presso la grotta dove risiedeva. La leggenda narra che il
bambinello, unico personaggio non vivente della rievocazione, prese vita
per poi tornare inanimato. In seguito a questo evento miracoloso, il
presepe è divenuta una tradizione diffusa in tutto il mondo cristiano.
Subito dopo il 1223 si costituì a Greccio una piccola comunità di
seguaci del santo, e in corrispondenza del luogo della rappresentazione
del presepe furono eretti i primi edifici. In seguito San Francesco
tornò ancora a Greccio, da fine settembre 1224 al 1226, lasciandolo sei
mesi prima della sua morte. |
Santuario e Convento di
POGGIO
BUSTONE (Rieti)
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Il Santuario e Convento
di Poggio Bustone, dedicato a San Giacomo, è uno dei quattro
santuari francescani che delimitano il Cammino di Francesco nella Valle
Santa reatina, insieme al convento di Greccio, al santuario della
Foresta, e al santuario di Fonte Colombo.
San Francesco giunse a Poggio
Bustone con alcuni suoi compagni nell'estate del 1208, giunto da Assisi
dopo aver attraversato Cascia e Leonessa. Agli abitanti di Poggio
Bustone il santo rivolgeva il famoso saluto: "Buongiorno, buona
gente!". |
Cercando un luogo nascosto dove raccogliersi in
meditazione, Francesco si rifugiò sui monti che sovrastano il paese,
dove secondo la leggenda gli apparve un angelo che gli annunciò la
remissione dei peccati da parte di Dio e gli preannunciò il luminoso
futuro del suo Ordine. La costruzione del santuario di Poggio Bustone
iniziò nel Duecento, quando furono edificati il convento e la chiesina
nel chiostro. A cavallo tra il Trecento e il Quattrocento fu ampliato il
convento e fu costruita una nuova chiesa, mentre nel Seicento al
convento venne aggiunto un altro piano. Risale al XX secolo
l'edificazione del "Tempietto della Pace". |
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