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Nel corso del quarto anno di liceo (a.s. 1972/1973), a
scuola iniziata, la prof.ssa Sylvie Giovinali viene trasferita al Liceo
di Marsciano. Tutta la sezione C, dove la professoressa insegna dal
Paleolitico Superiore, si ribella al trasferimento della stimata
professoressa, popolare per le sue valutazioni che vanno dallo 0+ al 2=
(quando si è studiato)
e per i suoi "ceffoni con il salto" (schiaffoni vibrati a
studenti alti più di un metro e ottanta spiccando un atletico salto di
quaranta o cinquanta centimetri). La classe 4 C (la
nostra, che l'anno successivo diventerà la 5 C 1974)
partecipa appassionatamente alla protesta perché non vuole perdere l'accompagnatrice
"ufficiale" di tutte le sue gite
(in 2º ufficialmente in Val D'Aosta - ufficiosamente in SVIZZERA
-, in 3º ufficialmente a Genova - ufficiosamente in FRANCIA -, in 4º
PRAGA, in 5º - nonostante il trasferimento - a BUDAPEST). E non
vuole rinunciare agli 0+, agli 1-, ai compiti di recupero, ai ceffoni a
ripetizione.
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Qui di seguito viene riportato un articolo uscito su un quotidiano
nazionale - probabilmente La Nazione - nel 1973, anno della protesta e
dell'occupazione. |
Gli
studenti dello Scientifico saranno ricevuti al ministero
Oggi
e domani sciopero - All'Alessi si contesta il trasferimento
di una insegnante di francese - L'incontro a Roma si
svolgerà venerdì prossimo
Gli
studenti del corso C del liceo scientifico hanno raggiunto
parzialmente il loro scopo: saranno ricevuti venerdì mattina
al ministero da uno dei funzionari competenti, il dottor
Lebore.
In quell'occasione si parlerà delle ragioni che li hanno
spinti all'agitazione, e cioè del trasferimento
dell'insegnante di francese. professoressa Silvia Gíovenali.
La delegazione dei liceali sarà accompagnata dal preside
dell'« Alessi », professor Montagnini. |
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La
notizia, i ragazzi l'hanno ricevuta ieri mattina mentre i
vari rappresentanti di classe tenevano un'assemblea, nel
corso della quale doveva essere presa una decisione in
merito al modo con cui portare avanti lo sciopero nei
prossimi giorni. Infatti, poco prima, al termine di
un'assemblea generale, gli studenti avevano deliberato
(quasi unanimemente) di scendere in sciopero in attesa che
il provveditore comunicasse loro la data dell'incontro al
ministero. Proprio per forzare i tempi si era deciso di
proseguire l'agitazione. Poi la notizia che l'appuntamento
al ministero era stato fissato.
Oggi, comunque (e anche nei prossimi giorni) gli studenti
diserteranno le aule dello scientifico ugualmente.
L'assemblea generale di cui s'è detto è stata
particolarmente animata. Diversissime fra loro le tesi
sostenute dai liceali. C'era chi intendeva proseguire la
protesta in maniera drastica (occupazione a tempo
indeterminato) e chi invece propendeva per una forma meno
appariscente di agitazione: lo sciopero. Alla fine aveva
prevalso proprio questa tesi. Al momento della votazione,
pochi erano i dissidenti. |
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Poi
ancora un'altra assemblea: questa volta aperta solamente ai
rappresentanti di classe.
Si doveva organizzare lo sciopero: quindi la comunicazione
dell'incontro fissato per venerdì. Lo scopo è quindi in
parte raggiunto.
Ora potranno far presente al funzionario con il quale
verranno messi in contatto i perché della loro protesta. E
sperare anche che il provvedimento contro il quale si sono
battuti venga disapplicato. Come si ricorderà i ragazzi
intendono manifestare contro il trasferimento
dell'insegnante di francese che, per motivi burocratici, è
stata incaricata attualmente alla cattedra della sezione
distaccata del liceo a Marsciano. I liceali non intendono
privarsi di quella che da tanti anni è stata la loro
professoressa. E pensano ancora di essere in tempo.
Nello stesso momento (oltre al caso particolare) contestano
anche la burocrazia che fa sì che molti insegnanti vengano
trasferiti da un istituto all'altro a stagione scolastica
iniziata.
[ "La Nazione", xx/xx/1973 ] |
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