le sigarette

In quegli anni non vigeva il divieto assoluto di fumare a scuola, ma semplicemente il divieto. Cioè molti studenti e qualche professore fumavano  anche in classe. Gli studenti, magari, solamente a ricreazione.
Il prof. Ferdinando, come tipico del suo carattere sereno e "pacioso", fumava tranquillamente in classe, mentre pazientemente disquisiva di filosofia e dibatteva con gli studenti che tenacemente cercavano, con scarsi risultati, di metterlo in difficoltà con ragionamenti di logica. Fumava le Nazionali Esportazione senza filtro, quelle con il pacchetto verde con la caravella.
Il prof. Germano, accanito fumatore (si diceva di almeno due pacchetti da 20 al giorno), a scuola non fumava neppure una sigaretta. Vedendo in classe sempre diversi mozziconi, redarguiva gli studenti al riguardo dicendo che "a scuola non si fuma". E gli studenti rispondevano, subdolamente, che non erano loro (avrebbero dovuto dire che "non erano SOLO loro") a lasciare i mozziconi, ma il professor Penna.
E un giorno, mentre il prof. Ferdinando, spaparacchiato sulla cattedra, stava  parlando di Kant, la sigaretta quasi terminata, si sente bussare alla porta della classe. Era il prof. Germano che, vedendolo con la sigaretta, gli dice:
"allora è vero, sei tu che butti i mozziconi di sigaretta per terra!"
Ferdinando, senza scomporsi, serafico, gli risponde:
"no, io non butto le cicche di sigaretta in terra, le getto in aria....", mentre con il classico "pittolo" lancia in aria il mozzicone della sigaretta ormai finita.
Germano, senza parole, chiude la porta e se ne va.

  

by Claudio Maccherani, 2012