Un giorno, in terza, Giorgio (che starà con il resto della classe fino al quarto) viene interrogato, dal prof. Penna, a filosofia. Fa scena quasi muta e prende TRE. Dato che la valutazione va da 0 a 10, poteva anche andare peggio.
Torna a posto smadonnando, sotto voce ma caparbiamente.

Il suo compagno di banco, Lamberto, "talent scout" naturale, va a prendere il calendario di Frate Indovino appeso dietro la cattedra dicendo al professore che gli serve per pianificare le interrogazioni.

Quindi, tornato a posto, al fianco di Giorgio, comincia a leggere i nomi dei santi associati ai giorni dell'anno a partire dal primo gennaio.
Giorgio, per ogni santo/giorno, tira giù un moccolo sempre diverso dai precedenti.
Talento eccezionale, nel suo genere un vero genio.

I due proseguono imperterriti, per una ventina di minuti, fino al 31 marzo, quando decidono di sospendere il "rosario": i santi dei restanti mesi dell'anno serviranno per le future interrogazioni di Giorgio.