innocenti passatempi 2

lo STAGNO, i "rumori molesti" e la 5 C

Cinque ore da 60 minuti di lezioni quasi ininterrotte sono tante e gli studenti, per alleviare la stanchezza, più che studiare, le studiavano di tutti i colori.
Una simpatica trovata, utilizzata più volte in diverse lezioni e con diversi insegnanti, era lo "stagno". Marco, Alfio, Claudio M, Francesco B e Pio, posizionati rigorosamente in fondo all'aula, si erano specializzati nell'imitazione di suoni e rumori che riproducevano l'habitat e gli abitanti di uno stagno. Performance da oscar l'imitazione della rana, con un trio di gracidanti anfibi (Alfio, Pio e Claudio M), papere starnazzanti e sciacquettanti (Marco), cicale assordanti (Francesco B) e ogni altro genere di verso animalesco che potesse essere associato a uno stagno.
Il copione era lasciato alla libera fantasia degli "animali" che entravano in azione, contemporaneamente, non appena il grado di sopportazione della lezione raggiungeva il livello di guardia. Una volta partito, il "concerto" proseguiva fino a che il professore non prendeva provvedimenti - nota - o, se ignorava il tutto come talvolta accadeva  - anche i professori, talvolta, si arrendono -, quando i "musicisti" si erano stancati.

il "motore a 4 tempi", la 5 C e il prof.Martellotti

Negli anni '70 gli studenti, quando entrava il professore, si alzavano in piedi. Anche gli studenti della sezione C, educati, lo facevano, ma talvolta con qualche variazione.
Dopo una lezione di fisica del prof. Germano sulla dispersione termica dei motori a scoppio - argomento che interessava abbastanza perché molti stavano "prendendo la patente" - gli studenti pensano bene di mettere in pratica quanto appreso in teoria.
I soliti (Claudio M, Pio, Giovanni, Alfio, Lamberto, i gemellini e altri) organizzano tutta la classe per riprodurre, a tempo, il movimento dei pistoni di un motore a 4 tempi (ogni studente si alza in piedi e si rimette seduto sincronizzato con gli altri, sfasato di tre posizioni, così da avere la riproduzione del movimento dei pistoni) con relativi rumori che riproducono l'accelerazione e la decelerazione del "motore" e conseguente aumento o diminuzione del ritmo di "in piedi-seduto".
Il "motore" fu messo in moto all'ingresso del prof. Martellotti la successiva lezione di fisica, restò in moto un paio di minuti, con alcune potenti "sgassate" e il professore, interdetto, che guardava e cercava di capire.
Vista la riuscita e l'affiatamento dei 32 "pistoni", il motore fu messo in moto anche con altri insegnanti, ma la fatica non fruttò neppure una nota sul registro di classe.

  

by Claudio Maccherani, 2012