la squadriglia di bombardieri



Il professor Ferdinando (Penna per gli amici), filosofo prestato all'insegnamento, tutto sopportava, tranne il rumore dei click delle penne a sfera e il rumore che le medesime o i loro tappini facevano cadendo a terra.
Naturalmente gli studenti, sapendo ciò, passavano la maggior parte della lezione ad "armare/disarmare" la pena a sfera e a far cadere "accidentalmente" diverse penne e tappini che, scusandosi viscidamente, raccoglievano per poi far cadere di nuovo.
L'apoteosi si ebbe grazie al genio di Giovanni che un giorno ideò la squadriglia di  bombardieri.

Quattro "aerei" (banchi scolastici) furono caricati di "munizioni" (tappini, penne, matite e quaderni allineati in una lunga fila terminante al bordo esterno del banco) e la "squadriglia", al comando di Giovanni, decollò per la sua missione. Durante il volo si scontrò con i caccia nemici ingaggiando una furiosa battaglia nella quale le mitragliatrici (penne a scatto) crepitarono furiosamente - click clock click clock click click clock click clock....

Una volta raggiunto l'obiettivo il capitano ordinò  "Aquila 3, attacca" e il tenente pilota Claudio M iniziò a sganciare le sue bombe - tim tum tim tum tap stump tim... -, "Aquila 5, vai" e Lamberto cominciò a bombardare - sdeng tam tip tap tip sdeng... -, "Aquila 7, è il tuo turno" e Alfio sganciò le sue bombe - blum blim tum blum tum... -, "ora sgancio io" e il comandante della squadriglia completò il terrificante bombardamento: prima la "mitraglia" - tim tim tim tim tim (tappini) -, poi il "cannoncino" - tum tum tum tum tum (penne) -, quindi le "bombe convenzionali" - stump stump stump (quaderni) - e infine l'arma finale, la "bomba atomica" - BUUUMMMM (il vocabolario di francese Ghiotti).

Tutta l'azione si svolse nel più assoluto silenzio della classe e del professore che, pazientemente, attese il suo completamento e poi onorò i valorosi "piloti" con una bella "medaglia", una dettagliatissima nota disciplinare sul registro di classe.  

  

by Claudio Maccherani, 2012